Sono una Operatrice Olistica, ma prima di rientrare in questa categoria ero, come molti altri, una persona che stava male: male fisicamente, male mentalmente, male spiritualmente.

Mi sentivo limitata dentro una scatola fatta di strutture, schemi, paure, giudizi e pregiudizi che mi bloccavano su molti fronti, da quello affettivo a quelli lavorativo e creativo.

A poco più di vent’anni ho iniziato un percorso di “Sathya Yoga” abbinato a sedute di Rebirthing; queste hanno dato il primo scossone importante a tutta la mia struttura e impostazione.

Da qui è iniziato il mio cammino verso Me stessa ed il processo di destrutturazione e rinascita è proseguito -e prosegue- con corsi e percorsi risonanti con la mia evoluzione.

Dopo lo Yoga, mi sono avvicinata al sacro suono del Gong e del Monocorda, alle espressività della Voce e dell’Over Tone, allo Sciamanesimo pratico, ancestrale e trasformativo nei suoi due cammini, bianco e rosso; ho conosciuto e praticato la Psicomagia riconoscendone l’efficacia simbolica; ho approfondito i benefici della Medicina Forestale divenendone facilitatrice e ho potuto sviscerare il potere degli alberi e della alla musica delle piante unendole alle pratiche ancestrali dedicate alla Grande Madre; ho incontrato Gabriele Policardo e con esso le “Costellazioni Familiari e Spirituali”; ho approfondito le cinque leggi biologiche in Daleth, la Scuola del Sintomo con Matteo Penzo; ho incontrato i Maestri dei Registri Akashici e il Tetha Healing; quest’ultimo consente di riprogrammare le convinzioni a cui crediamo e che ci limitano sostituendole con credenze amplificanti e liberanti; ho approfondito il mondo degli Archetipi e dei Simboli e le potenzialità del racconto e della narrazione applicandoli ai processi narrativi ed artistici che, per me, sono sempre trasformativi.